Attivista palestinese per i Diritti Umani implora Malala: niente soldi a UNRWA e Hamas

12 Dicembre 2014

Una lettera aperta scritta da uno dei più noti attivisti palestinesi per i Diritti Umani al neo premio Nobel per la Pace apre una squarcio nel sistema omertoso (anche da parte dei donatori internazionali) che copre gli abusi commessi da Hamas e dalla UNRWA (l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi) nei confronti dei bambini palestinesi e degli abitanti di Gaza. Un invito esplicito a non donare denaro né ad Hamas né tantomeno alla UNRWA in quanto alimenterebbe il fondamentalismo islamico, cioè quello contro cui proprio Malala Yousafzai combatte.

A scrivere la lettera aperta a Malala è stato Bassem Eid, uno dei più noti attivisti per i Diritti Umani palestinese, quando ha saputo che avrebbe voluto devolvere una certa somma a favore dei bambini di Gaza. Ecco il testo (davvero sconvolgente) della lettera aperta pubblicata da The Media Line e da altre testate. Vale la pena rifletterci.

Cara Malala

Abbiamo visto che questa settimana hai ricevuto il Premio Nobel per la Pace in onore della tua attività per la pace in Pakistan.

Ci congratuliamo con te per il tuo coraggio e per non aver paura di combattere l’islam radicale nella tua nazione.

Scrivo queste parole con sincero orgoglio musulmano. So quanto sia difficile fare quello che fai con tanti ostacoli sulla strada e per questo motivo dobbiamo sostenerti. Siamo molto orgogliosi di te.

Abbiamo apprezzato la tua decisione di contribuire con una somma in denaro da destinare ai figli dei rifugiati palestinesi di Gaza. Tuttavia ci sentiamo di avvisarti che se veramente vuoi fare una donazione ai bambini di Gaza è meglio farla di persona e non attraverso la UNRWA.

Se si inviano fondi attraverso la UNRWA i bambini e i profughi palestinesi non potranno mai beneficiarne perché i fondi della UNRWA a Gaza finiscono tutti nelle mani dell’Islam radicale.

Ti invito quindi a venire personalmente nella nostra comunità di Gerusalemme. Noi organizzeremo un viaggio per andare a Gaza per incontrare i bambini delle scuole di Gaza e ti aiuteremo a dare il tuo contributo direttamente ai bambini che hanno veramente bisogno di quel denaro e del tuo aiuto.

Questi sono i fatti a portata di mano (verificabili)

Il fatto che dei lanciarazzi siano stati trovati all’interno delle strutture della UNRWA è stato sorprendente. Quindici anni fa i dipendenti della UNRWA con sede a Gaza hanno indetto elezioni per scegliere i loro rappresentanti sindacali. Hamas ha ottenuto la maggioranza e ha preso il totale controllo del sistema scolastico a Gaza. Entro 2012 oltre il 90% dei dipendenti della UNRWA erano diventati sostenitori di Hamas. Come risultato Hamas ha creato un intero apparato la cui missione era quella di mantenere il controllo su tutte le scuole della UNRWA basate a Gaza. L’organizzazione di Al-Al-Islamiya Kutla (il blocco islamico) ha cambiato il programma scolastico e ha introdotto nuovi libri di testo. Chiunque guardi il soggetto vedrebbe chiaramente un piano preciso per diffondere la letale ideologia di Hamas tra i giovani di Gaza.

L’acquisizione della UNRWA è stato un “inside job” attuato dai rappresentanti di Hamas assegnati in ogni scuola il cui compito era quello di reclutare giovani per lo “Islamic Bloc”. Questo assicura che le scuole della UNRWA a Gaza hanno programmi che preparano gli studenti alla lotta armata contro Israele. Si tratta di “governare gli studenti come aspiranti shaheed (martiri)e al lavaggio del loro cervello in merito al diritto al ritorno, irraggiungibile per i villaggi arabi che esistevano prima del 1948 e che non esistono più”. Se vuoi avere una idea di quello che dico ti basta guardare il filmato distribuito su YouTube dal Islamic Bloc dove si vedono gli insegnati della UNRWA che agiscono per ordine di Hamas. Il filmato mostra chiaramente che ai bambini non vengono insegnati i valori delle Nazioni Unite ma piuttosto i valori della jihad , la “liberazione della Palestina” e il “diritto al ritorno” attraverso la forza e l’uso delle armi.

Nonostante tutto questo non sia un segreto – tutti i donatori della UNRWA ne sono al corrente, compresi gli Stati Uniti e Israele – la UNRWA viene ancora considerata “l’alternativa ad Hamas” e una agenzia che dovrebbe fornire benessere. Ma se chiedi a uno qualsiasi degli abitanti di Gaza cosa abbia fatto per lui la UNRWA egli ti risponderà che non ha fatto nulla salvo “perpetrare il suo status di rifugiato”. Hamas conosce il motivo perché ha tutto l’interesse che le condizioni di povertà rimangano immutate e che i milioni di biglietti verdi (dollari n.d.r.) continuino ad affluire. In parole povere, i fondi destinati alla UNRWA non vanno per promuovere i principi delle Nazioni Unite ma vanno ad alimentare i principi dell’islam radicale. Missili e gallerie erano la preoccupazione principale per Gaza la scorsa estate e non il benessere delle gente. Nel lungo periodo è il lavaggio del cervello che Hamas attua sui bambini nelle scuole a doverci preoccupare.

In pace,

Bassem Eid,

Attivista per i diritti umani, analista politico

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