Attacco israeliano nel Golan: Hezbollah promette vendetta. “Israele pagherà caro”

«Hezbollah risponderà all’attacco israeliano avvenuto ieri sulle alture del Golan nel modo e nel momento che reputerà più giusto, ma Israele pagherà un prezzo molto salato». Sono le parole di Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah, pronunciate ieri sera alla TV Al-Manar.

Il riferimento di Nasrallah è all’attacco portato ieri da un elicottero, presumibilmente israeliano, a un villaggio siriano sulle Alture del Golan, attacco nel quale è stato ucciso Jihad Mughniyeh, capo di Hezbollah nel Golan, insieme ad altre 10 persone tra i quali cinque iraniani. Jihad Mughniyeh era figlio del terrorista libanese Imad Mughniyeh, tra i fondatori di Hezbollah morto a Damasco nel 2008. La notizia della presenza di Jihad Mughniyeh nel Golan era trapelata la prima volta alla fine di dicembre 2014 quando in un rapporto dello Shin Bet si faceva il suo nome come persona a capo delle operazioni terroristiche nel Golan (qui il nostro rapporto del 28 dicembre 2014) ma Nasrallah aveva sempre decisamente negato che gli Hezbollah fossero presenti nel Golan, l’ultima volta ancora pochi giorni fa incalzato dalla opposizione libanese che accusa Hezbollah di trascinare il Libano nella guerra siriana. La sua morte smentisce clamorosamente il leader terrorista libanese e lo mette in forte imbarazzo a livello interno. Infatti Hezbollah ha sempre affermato che la sua partecipazione alla guerra in Siria era legata alla difesa delle popolazioni sciite, ma nel Golan non ci sono sciiti ma solo drusi e sunniti.

Anche per questo motivo gli esperti della intelligence israeliana non pensano che Hezbollah risponderà con attacchi nelle Alture del Golan ma più probabilmente attraverso attentati contro obbiettivi ebraici e israeliani nel mondo. In ogni caso l’IDF ha rinforzato il suo dispositivo nel Golan.

Le minacce di guerra totale

Non passa giorno che Hezbollah non minacci Israele di guerra totale, ma proprio ieri sera alla TV libanese Hassan Nasrallah ha specificato che «un attacco massiccio avverrebbe solo nel caso Israele attacchi le centrali nucleari iraniane». Il sito di notizie Al-Akhbar ha riportato una dichiarazione attribuita ad un alto dirigente di Hezbollah nella quale il terrorista libanese afferma che «l’attacco israeliano nella città di Quneitra dove è morto Jihad Mughniyeh e altri dieci martiri tra cui sei cittadini siriani, è un atto di impensabile violenza da parte israeliana che non rimarrà impunito».

Israele non conferma l’attacco ma ammette il pericolo

Israele come sempre non conferma né smentisce l’attacco, tuttavia fa trapelare la notizia che Jihad Mughniyeh stava preparando attentati terroristici contro obbiettivi militari israeliani nel Golan e contro obbiettivi civili israeliani sempre nelle Alture del Golan. I comandi del IDF parlano di una cellula pronta a colpire nei prossimi giorni e che l’attacco di ieri l’ha praticamente smantellata sventando l’attacco. Ora ci sarebbe un altro gruppo come obbiettivo, quello guidato da Samir Kuntar che opera in un villaggio druso poco a nord di Quneitra e che potrebbe organizzare la vendetta di Hezbollah.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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